Massa Marittima
Cenni storici
I territori circostanti furono abitati fin dalla preistoria, come attestano i resti di costruzioni rupestri, i rinvenimenti di oggetti risalenti ad epoche remote fin dal paleolitico. L'abbondante materiale raccolto nel Museo Archeologico testimonia la continuità dell'insediamento umano nella zona, basato sull'estrazione e la lavorazione dei minerali.
Lo sfruttamento delle miniere ed il conseguente sviluppo edilizio della città, si ebbe a partire dall'XI° secolo, quando divenne sede episcopale, e in seguito libero Comune.
Cadde sotto la dominazione pisana, senese, ed infine annessa, nel 1555 al Granducato di Toscana, conoscendo un periodo di decadenza. Solo con la fine del XVIII° secolo la città ebbe nuovo splendore, con la ripresa della coltivazione delle miniere.
L'attività mineraria è documentata nel locale Museo della Miniera, mentre le attività della tradizione agricola e dello sfruttamento del bosco sono rappresentate in una raccolta di oggetti e strumenti di lavoro: il Museo della cultura contadina.
Massa Marittima è la città natale di San Bernardino
Le celebrazioni del 20 maggio hanno uno svolgimento solenne; in passato, nel pomeriggio si partecipava ad una processione che partiva dal Duomo di San Cerbone e portava alla chiesa di Vetreta (nella campagna prossima la città) primo luogo di culto del Santo dopo la morte.
In questo giorno, (se non festivo, la domenica successiva) si svolge la storica competizione del ‘ Balestro del Girifalco ’ , con la sfilata, i costumi medioevali, gli sbandieratori e la gara di tiro con la balestra fra i Terzieri della Città. La gara storico-sportiva viene dedicata al Santo massetano (Bernardino Albizzeschi, conosciuto come San Bernardino da Siena).