I modelli abitativi

A Monticello Amiata si distinguono diversi tipi di struttura abitativa tradizionale: le case del centro urbano, e in particolare qui ci si riferisce a quelle (che sono la maggioranza) occupate da famiglie dedite alle attività agro-pastorali miste, tipiche delle zone di montagna, e le case sparse di campagna, per lo più di famiglie ex mezzadrili.

Una delle caratteristiche di Monticello Amiata è la struttura dell’abitazione tradizionale. La casa del centro urbano è costituita da pochi locali: la cucina, dove si svolge la maggior parte delle attività domestiche, e la camera, talvolta allo stesso piano della cucina, ma più spesso posta al piano superiore. Al piano inferiore rispetto alla cucina si trova la stalla dell’asino; al piano superiore alla camera, i palchi, ovvero la soffitta utilizzata per la conservazione del fieno durante l’inverno.

E’ da notare il disegno delle strade della zona urbana, a forma di spirale, tale da consentire l’apertura dell’ingresso della stalla nel tratto più in basso, e quello della cucina nel tratto parallelo a monte. Cucina e stalla, l’una sovrapposta all’altra, comunicano per mezzo della "cateratta": una botola con uno sportello in legno ed una scala a pioli, per il passaggio delle persone; ed anche per mezzo di un piccolo foro del pavimento della cucina, con la funzione di scarico: il “gitto”. Per mezzo del “gitto” i rifiuti domestici venivano riversati nella stalla per poi essere smaltiti insieme al letame, utilizzato per la concimazione dei campicelli.

Gli arredi della cucina sono organizzati a formare tre ambienti principali: la madia, destinata al contenimento dei cibi ed alla manipolazione degli impasti; la tavola, utilizzata come piano d’appoggio per la preparazione dei cibi e come centro di riunione della famiglia per il consumo dei pasti; il "focarile", con la sua importante funzione di riscaldamento dell’ambiente e di cottura dei cibi, nonché come luogo attorno al quale la famiglia si raccoglie durante le lunghe serate invernali. Fra gli altri elementi dell’arredo domestico si distingue l’attaccarami, per il contenimento delle stoviglie, e un piano d’appoggio con brocche e catini, utilizzato come lavello.
La mobilia della camera è scarna ed essenziale: si compone del letto, dei comodini e del cassettone, dell’armadio e del lavamano per l’igiene personale.

La casa di campagna è corredata di un maggior numero di annessi rustici. Si compone di tre parti principali: una grande cucina al centro della costruzione, ed una o più camere; la stalla per i buoi al piano terreno, il pollaio, la conigliera, la rimessa degli attrezzi, la cantina, il granaio, la caciaia. Solitamente staccata dall’abitazione troviamo la porcilaia, il fienile e l’ovile. Prospiciente all’abitazione di solito si trova l’aia: lo spazio aperto utilizzato perle operazioni di trebbiatura del grano, per le quali le famiglie contadine usavano scambiarsi prestazioni lavorative.

Il casolare insiste nella zona più in basso rispetto al paese, dove il dislivello del suolo, una migliore esposizione ed un clima più mite consentono la coltivazione dei cereali, l’impianto di oliveti e vigneti, l’allevamento di piccole greggi e di pochi bovini, utilizzati sia per la produzione di carne, sia come animali da lavoro.